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Antonio Marinelli

detto “TOTO”

Antonio Marinelli di professione agricoltore è nato a Roncitelli il 22-9-1928 e ci ha lasciati il 23-5-2004. Antonio ha creato, con suoi ricordi e con una manualità incredibile, modellini delle attrezzature agricole, che, fino ad un recente passato, hanno permesso una dura sopravvivenza nelle campagne del centro Italia. Ma ha riprodotto in scala anche modelli delle Chiese di Roncitelli ed addirittura del Castello.

Santa Liberata di Toto

Nel 1997, Anna Tamanti, prima della ideazione della Rievocazione storica, in occasione della produzione del Video dedicato all’amico Toto Marinelli, si è impegnata nella scrittura e lettura di questo testo.

Nella dolce collina di Roncitelli a pochi Kilometri da Senigallia vive e lavora Antonio Marinelli detto “Toto” dagli amici, fedele custode di una tradizione contadina ormai scomparsa. Già dal verde ridente che circonda la sua casa si può avvertire l’amore che lo lega alle cose di una volta. Ha trasformato una tagliatuberi in una fioriera, ma la sua abilità è eccezionale nella riproduzione fedelissima del vecchio mondo contadino. Guardando i suoi lavori l’illusione è perfetta. Chi per un attimo non pensa di aver fatto un salto nel passato, di trovarsi veramente in un’aia per la celebrazione di quello che era il più importante rito della vita agricola di una volta, cioè la trebbiatura ? La casa che fa da sfondo a questa illusione è infatti la riproduzione perfetta della vecchia abitazione della famiglia Schiaroli, detta Marchegin, legata alla mezzadria nel territorio di Roncitelli da oltre duecento anni. L’incantesimo è assoluto se ci si avvicina al portone per dare una sbirciatina alla fuga delle scale. Nell’aia è in azione la trebbiatrice che ingoia le bionde spighe per dividere i chicchi dalla pula, mentre dal comignolo esce un denso fumo. Girano incessantemente le pulegge nel fracasso assordante dei motori. Il contadino aiutato da parenti e amici, suda a trasportare senza posa i sacchi, ma il peso della bascula lo riempie di gioia, assicurandogli il pane per tutto l’anno e già gusta il buon odore di farina che riempirà la sua dispensa. Il torchio per le olive è pronto accanto al frantoio azionato faticosamente dall’asinello. Anche il resto della famiglia è all’opera intenta ai vari lavori che la rendono pressochè autosufficiente. Il piede dell’arrotino aziona senza posa la ruota per affilare le lame che serviranno a tagliare arrosti e prosciutti. L’arcolaio è in funzione accanto al telaio. La brava Vergara provvede agli abiti per tutti i famigliari, mentre la giovinetta preparando lenzuola e tovaglie sogna le nozze ormai prossime. In un angolo fanno bella mostra di sè i vari attrezzi che vengono usati quotidianamente, forche, rastrelli, zappe, vanghe, falci e roncole. Sul bordo del vecchio pozzo il secchio riposa per un attimo, in attesa che qualcuno venga di nuovo ad azionare la carrucola. Il vecchio aratro trascinato dalle belle mucche Marchigiane provvede a preparare la terra per la semina guidato dall’abile mano del contadino che affida al gesto tutte le sue speranze di un raccolto generoso. Le mucche Galantì e Faurì tutte lustre e infiocchettate si apprestano a trainare il carretto variopinto che trasporterà i prodotti della terra al vicino Consorzio, pronte a fare il loro dovere anche per tutte le occasioni di festa, un matrimonio, la fiera in paese, una gita in città. Ma ecco l’elegante calesse con il cavallino nero tirato a lucido che ha trasportato dalla vicina città, il Padrone immancabile al momento dedlla trebbiatura e della vendemmia. La cantina è pronta. Il grosso torchio attende le casse di buona uva da trasformare in vino generoso che riempirà le belle botti per tutto l’anno. La vecchia casa imersa nel sole ormai tiepido dell’autunno guarda serenamente al lungo inverno,grata alla natura per i suoi doni in attesa della primavera quando con fatica e sudore ma anche con tanta gioia si riprenderà l’eterno lavoro dei campi.” Anna Tamanti

Nel video proposto qui sotto possiamo quindi vedere il suo amico Toto ed ascoltare la sua voce ed i suoi testi.

Omaggio ad Antonio Marinelli (Toto). Agricoltore. Omaggio ad Anna Tamanti Professoressa. Omaggio ad una vita agricola che non esiste più. Antonio ha creato, con suoi ricordi e con una manualità incredibile, modellini di attrezzature agricole che, fino ad un recente passato, hanno permesso una dura sopravvivenza nelle campagne del centro Italia. I testi di Anna Tamanti, sua amica, professoressa, scrittrice, storica, valorizzano l’opera di Antonio elevandola a livello di arte. Voce di Anna Tamanti. Musiche di Antonio Vivaldi. Il cartello ” Mostra di attrezzi agricoli” è stato realizzato da Tito Federiconi. Riprese e montaggio di Ivaldo Marconi. Roncitelli di Senigallia ANCONA 1997

Wasyl, una storia di accoglienza e coraggio

Wasyl

di Marcello Marinelli (figlio di Toto)

Questo episodio mi è stato raccontato da mio padre “Toto” e da mio zio “Nello”.
Tutto si svolge nella zona che va dal cimitero di Roncitelli al fiume Cesano (Donnella-Bruciata), dove allora abitavano mio nonno Alfredo e la sua famiglia.
La casa adesso è stata demolita, si trovava nei pressi dei capannoni che una volta erano dell’azienda Baldoni.
È una storia di persone semplici, di privazioni, di ospitalità e forse di tanto ingenuo coraggio.

Scrivo come se fosse mio padre a raccontarla:

«Era la primavera del 1944, ultimo periodo della seconda guerra mondiale. le truppe tedesche di occupazione si ritiravano verso nord.
Per diversi giorni una interminabile colonna di mezzi di tutti i tipi scendeva dalla collina del cimitero per dirigersi al di là del fiume Cesano.
Gli alleati avanzavano molto lentamente. Quando trovavano una minima resistenza facevano entrare in azione l’artiglieria. Ci sono notizie di vittime anche tra i civili in quella zona.

Una mattina di maggio vedemmo avvicinarsi verso casa un uomo malamente vestito, con un cappello nero in testa. Camminava lentamente e sembrava molto sospettoso.
Probabilmente stava cercando di capire cosa potesse trovare in quella casa. Era molto alto e snello, capelli biondi a spazzola. Ci disse di chiamarsi Wasyl e di essere russo.
Parlando un italiano stentato ci fece capire di essere fuggito dai tedeschi che lo avevano fatto prigioniero. Aveva bisogno di nascondersi, se lo avessero trovato per lui ci sarebbe stato il plotone di esecuzione.

Aveva fame e noi lo invitammo ad entrare in casa, gli offrimmo da mangiare, la sua paura sembrò scomparire, forse aveva capito che quello era un luogo sicuro e che si poteva fidare di noi.

Wasyl ci raccontò che prima di arrivare nella nostra casa aveva chiesto ospitalità ad altre famiglie della zona, ma era stato sempre allontanato. Tutti in quel periodo avevano paura, ma in realtà era solo un povero soldato di 20 anni lontano da casa che voleva salvare la pelle.
Parlammo con Wasyl per diverse ore e quando si fece sera nessuno di noi ebbe il coraggio di mandarlo via, così quel povero soldato sbandato aveva trovato un nascondiglio per salvare la sua vita.

Passarono giorni e settimane. Quando il fronte era tranquillo lui rimaneva in casa con noi, quando i tedeschi erano vicini si nascondeva nelle siepi o in mezzo ai covoni del grano, e a volte era costretto a rimanere nescosto anche per diversi giorni.
Noi conoscevamo quei nascondigli e gli portavamo da mangiare.

Wasyl fumava, ma le sigarette in quei tempi erano una rarità. Una nostra parente che aveva trovato ospitalità nella nostra casa riusciva a procurargli dei pezzetti di foglie di tabacco raccolto in campagna ed essiccato al sole.
Rimediando anche qualche fiammifero e carta di giornale Wasyl riusciva a farsi delle sigarette che fumava intensamente. La signora che gli procurava tutto ciò veniva affettuosamente chiamata “mamma Clara”.

Ricordo che quando fumava di notte teneva la sigaretta chiusa tra le mani. Aveva paura che la luce potesse essere notata dagli osservatori tedeschi che non avrebbero esitato un istante a far bombardare il luogo da cui proveniva quella debole luce.

Nelle giornate in cui Wasyl poteva rimanere a casa mangiava con noi. A lui era riservato il posto di capotavola, anche perché era il più vicino alla porta nell’eventualità di una visita improvvisa dei tedeschi.
Per lui ogni attimo era prezioso per la fuga.

Una cosa tra le tante non potremmo dimenticare: qualche giorno a tavola eravamo anche 20-35 persone ma lui era l’unico che, prima di iniziare il pranzo si faceva il segno della croce.

Intanto il fronte si stava avvicinando, gli spari si facevano più frequenti, e verso la metà di agosto ci fu un’intera giornata di combattimenti.
Quel giorno Wasyl rimase nascosto con noi in un rifugio che avevamo scavato vicino alla casa.
Verso sera i tedeschi si ritirarono a nord del fiume Cesano. La notte trascorse in un silenzio assoluto, nessuno osava muoversi.

La mattina Wasyl mi chiamò, era rimasto tutto il giorno e la notte ad osservare il passaggio del fronte. Aveva visto avvicinarsi da sud una colonna di camion alleati: erano polacchi.
Gli andammo incontro e loro ci offrirono vere sigarette, pane bianco e cioccolata.

Ma la guerra non era ancora finita. Anche se i tedeschi si erano ritirati di alcuni kilometri, continuavano i bombardamenti sulle avanguardie alleate per ritardare l’avanzata.
Un proiettile di artiglieria colpì la nostra casa ferendo nostro padre Alfredo ed uccidendo mio fratello Silvio di 20 anni.

I combattimenti lentamente si diradavano. Wasyl voleva ricongiungersi agli alleati. Noi lo sconsigliammo, volevamo che restasse con noi per qualche altro giorno finché la situazione non fosse stata più tranquilla.

Una mattina, al passaggio di una colonna di camion che trasportavano truppe alleate, gli andammo incontro. Wasyl fece cenno ad un camion di fermarsi, questi si arrestò.
Erano militari polacchi. Si scambiarono alcune frasi, fecero segno a Wasyl di salire e lui partì.

Erano trascorsi alcuni mesi quando una domenica mattina arrivò davanti alla nostra casa una camionetta militare inglese con tre soldati a bordo.
Uno di loro era Wasyl, fecero colazione con noi e poi ci recammo insieme per una piccola gita al santuario della Madonna della Rosa.
Al ritorno Wasyl e gli altri due pranzarono con noi trattenendosi fino a sera, poi ripartirono per raggiungere la loro base che era a Falconara.

Non lo rivedemmo più. Dopo un lungo silenzio ci giunse una sua lettera, era il 10 dicembre 1946, Wasyl diceva di trovarsi in Inghilterra. Era scritta in un buon italiano.
Erano parole di riconoscenza per chi gli aveva salvato la vita.»

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Storia

Il Borgo – Il Castello

Il castello di Roncitelli sorge tra la fine del Duecento e la fine del Trecento.

Prima del 1200 nel territorio di Roncitelli si afferma un nucleo centrale a cui fa riferimento il Castello di Rupoli, probabilmente ubicato nella zona di S. Lucia per la presenza di ben tre Chiese coeve legate allo stesso toponimo. Il castello fu fatto costruire dal conte Gottiboldo di Senigallia e andò distrutto nel 1200, assieme a quello di Agliano posto nel territorio di Ripe, nelle lotte scatenatesi tra Gottiboldo e una lega di città aspiranti all’indipendenza.

La sua difesa è affidata attorno al 1350 dai Malatesta a Filippuccio di Tano Baligani di Jesi.

Nel 1350 ne prende possesso il Cardinal Legato Egidio Albornoz inviato da Papa Innocenzo VI in Italia per restaurarvi il potere della Chiesa, dopo un lungo periodo di lotte tra Guelfi e Ghibellini. In questa occasione viene nominato Capitano del castello Cicchino di Giunta di Roncitelli. Egli ha il compito di amministrare la giustizia e di mantenere l’ordine pubblico. Nel 1489 il territorio di Roncitelli viene censito per ordine del duca Giovanni della Rovere, unitamente al resto di quello senigalliese. Da tale Catasto rustico risultano 74 proprietari elencati in ordine alfabetico con il nome di battesimo e il patronimico (nome del padre) che poi spesso diventerà il cognome.

Inizio del Catasto Roveresco

A parte figurano i Beni della Chiesa di San Giovanni.

Catasto Roveresco. Beni della Chiesa di San Giovanni

Anche la Comunità del luogo possiede alcuni beni e gode di una certa autonomia.

Catasto Roveresco. Beni della Comunità.

Nel 1539 si istituisce la chiesa di San Sebastiano e Fabiano e Santa Maria della Fonte: cioè, con il permesso del Vescovo, sceglie un sacerdote che funge da Rettore e svolge le funzioni religiose delle due chiese, usufruendo dei beni legati ad esse. Il Rettore abita in una casa detta l’Ospedale, che è alloggio e ricovero dei pellegrini poveri di passaggio, ai quali sono riservate d’obbligo due stanze.

Castello di Roncitelli nel 1500 (dal libro del Vescovo Ridolfi)

Alla fine del 1500, all’epoca della visita pastorale del Vescovo Ridolfi, la vecchia parrocchia di S. Giovanni posta sul monte omonimo, è ormai quasi abbandonata per la sua distanza dal Castello, e i sacramenti vengono somministrati nella chiesa di S. Sebastiano. Questa, ampliata, diventerà parrocchiale nel 1703; verra poi totalmente ricostruita nel 1871 per interessamento di Pio IX. Nel Castello risiedono le famiglie facoltose, senigalliesi e non, per curare i loro interessi legati a grossi possedimenti terrieri. Tra queste figurano i Mastai, gli Ambrosi, i Pasquali, i Ramponi, i Cesarini, i Benedetti.

1818

Il Castello di Roncitelli nelle Mappe del 1818-Le Contrade del Castello dai Libri Parrocchiali

TABELLA DELLE CONTRADE DENTRO IL CASTELLO

In seguito alcuni possedimenti costituiscono case di villeggiatura in campagna, del cui splendore oggi non resta quasi più nulla.

1900

Il Castello di Roncitelli prima del 1930

Le grotte

Sotto il Castello e la strada antistante la ex Posta (ora casa Magini) si aprono numerose grotte collegate tra di loro. Antico sistema di fuga in caso di eventuali pericoli

La Casa del Popolo

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Oggi

Centro di Documentazione Storica

Sottoelementi

Storia

Gli ultimi 100 anni di vita del Paese

Siamo in attesa degli espositori ed altro materiale da parte del Comune per poter trasferire il Centro di Documentazione Storica dalla sede attuale poco idonea ai nuovi locali concessi dal Comune di Senigallia. La nuova sede sarà situata al piano superiore della Scuola per l’Infanzia di Roncitelli.

RONCITELLI 17 giugno 2007

Questo Centro di Documentazione Storica risponde ad un Progetto di Renato Verdenelli che ha messo a disposizione gratuitamente le strutture e ha sostenuto i costi della realizzazione.

E di Anna Tamanti.

Insegnante, storica, scrittrice, ha ideato e promosso per anni la rievocazione storica “LA CHIAVE DI CICHINO”

La professoressa Anna Tamanti Fronzi era l’anima della vita culturale e sociale di Roncitelli. Tantissime iniziative portano, infatti la sua firma e sono nate grazie ai suoi studi e alla sua instancabile voglia di conoscenza. 

Il Centro è a disposizione della cittadinanza. Si chiede a tutti di collaborare migliorare e dare continuità all’iniziativa nata primariamente dall’esigenza di Renato Verdenelli di:

  1. ) dare continuità e visibilità alle ricerche illustrate nel libro “RONCITELLI Note di vita sociale economica e religiosa da un Cabreo del Settecento” di Anna Tamanti.
  2. ) non perdere la Memoria del passato, tenendo conto del frenetico cambiamento della società, delle abitudini, della tradizione, che sono avvenuti negli ultimi 40/50 anni.
  3. ) conservare le immagini, le iniziative che si sono svolte in Paese negli ultimi decenni attraverso i Circoli A.C.L.I. – A.R.C.I. e Centro Sociale, altrimenti destinate al dimenticatoio per le nuove generazioni.
  4. ) mantenere il ricordo di Toto Marinelli con l’esposizione di alcune delle sue pregevoli opere. – Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato, in particolare il prof. Virginio Villani, Orietta Moroni e quanti parteciperanno per la migliore riuscita del Centro.

Foto dell’Inaugurazione del Centro di Documentazione Storica

17 giugno 2007

Dopo alcuni anni, nel 2012, il TG itinerante di Maurizio Blasi, in visita a Roncitelli, intervista Renato Verdenelli con argomento il Centro di Documentazione Storica. Il servizio va in onda in diretta su Rai 3 il 29 luglio 2012.

Il TG 3 intervista Renato Verdenelli

Storia

Gli ultimi 100 anni di vita del Paese

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XX secolo

La Casa del Popolo

L’attuale “Circolo Jacoppini” nacque a Roncitelli nel 1913. Il Comitato promotore era composto da: Dott Matteucci Giacomo, Carbonari Giovanni, Carbonari Romualdo, Bellocchi Giuseppe, Carbonari Cesare, Lucarelli Giuseppe, Carbonari Emilio, Piantanelli Giacomo, Crivellini Gustavo, Federiconi Aroldo con il sostegno del filantropo Alessandro Jacoppini.

Venne costruito il locale, al piano terra, con il concorso ed il lavoro di tanti Paesani, (i mastri muratori di Roncitelli), venne inaugurato il 6 luglio 1913 e venne chiamato “Casa del Popolo” con la scritta sulla facciata.

Nel 1922, con l’avvento del Fascismo, la “Casa del Popolo” fu interdetta ed il Circolo venne chiuso. Riprese ad essere frequentato come Dopolavoro negli anni trenta, poi la Guerra portò il noto scompiglio. Le attività e le iniziative di questo periodo non sono state ricostruite con precisione. Nel dopoguerra riprese l’attività come Circolo CRAL ENAL. In quel periodo diventò punto di riferimento e di ritrovo principale del Paese. Sono note, tra l’altro, le serate danzanti con l’orchestra”BLUES”, con il fisarmonicista “PIERFEDERICI” ed il chitarrista “MEZZCHIL” che attiravano giovani e meno giovani da tutto il circondario. Venne realizzata la sede estiva all’aperto (ancora in funzione). Tra le altre cose occorre ricordare e (se possibile) documentare la “SAGRA DEL FEGATELLO” che divenne una delle manifestazioni più quotate della zona e che si tenne per oltre trenta edizioni, iniziativa che coinvolgeva l’intero paese. In questo periodo si svolsero anche altre attività che sarebbe bello poter ricostruire. Negli anni ’70, sempre con il lavoro dei Paesani, venne costruito il primo piano soprattutto grazie alla volontà ed all’impegno del Geometra e Consigliere Sagrati Renzo. Il Circolo aderì poi all’ARCI-UISP. Nel 1985 grazie all’impegno ed alle ricerche dello storico e Segretario Mosci Giorgio venne costituto lo Statuto ed il Circolo prese il nome di “Circolo Alessandro Jacoppini”. All’evento fu dato il giusto risalto ed all’interno venne scoperta la Lapide con i nomi dei fondatori

Il Centenario della Fondazione

Le Origini della Casa del Popolo

Il Circolo Acli

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Oggi

Attività in programma

A RONCITELLI

aggiornamento 19 gennaio 2025

Siamo in attesa degli espositori ed altro materiale da parte del Comune per poter trasferire il Centro di Documentazione Storica dalla sede attuale poco idonea ai nuovi locali concessi dal Comune di Senigallia. La nuova sede sarà situata al piano superiore della Scuola per l’Infanzia di Roncitelli.

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Nel frattempo in altre stanze della stessa sede si svolgeranno i seguenti Corsi

attività n. 1

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attività n. 2

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attività n. 3

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attività n. 4

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attività n. 5

attività n. 6

Marzo 2025 – Elezione nuovo Direttivo

Tesseramento 2025 all’Associazione Culturale “La Chiave di Cichino”.

Attività svolte 2024

Il “Centro di Documentazione Storica”

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Oggi

Attività svolte 2024

Attività svolte 2023

Il “Centro di Documentazione Storica”

Martedi 24 dicembre 

Come da tradizione Roncitellese martedì 24 dicembre dopo la Santa Messa di mezzanotte è stata fatta a cura dell’associazione culturale “La Chiave di Cichino” la distribuzione gratuita ai presenti di castagne e vin brulè nella Piazzetta tra la Chiesa ed il Monumento ai Caduti.

🎄

Domenica 15 dicembre 2024

🎅

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Sabato 7 dicembre 2024

🎄

Abbiamo allestito il nostro albero di Natale! ✨

📅 **Quando:** Sabato 7 DICEMBRE 

📍 **Dove:** Circolo ACLI di Roncitelli  

🕒 **Orario:** Ore 16:00  

Abbiamo offerto una merenda offerta per tutti i piccoli aiutanti! 🍕

Un pomeriggio pieno di magia natalizia! 🎅✨

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Mercoledi 21 novembre 2024

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24 ottobre 2024

Incontro con il Sindaco e gli assessori

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VITTORIA DI RONCITELLI

AL PALIO POETICO DI SENA

A MONTIGNANO

Domenica 13 ottobre2024

🪶 Grande vittoria per Roncitelli!🪶

L’Associazione Culturale 

🗝️ “La Chiave di Cichino” 🗝️ha partecipato alla

 4^ tappa del Palio di Sena 2024 a Montignano, un emozionante certame poetico ideato da Franco Patonico 

🎉 Congratulazioni alla nostra poetessa Chiara Manizza di Roncitelli per aver conquistato la vittoria in questa tappa! Siamo orgogliosi di lei e di tutti i poeti che hanno contribuito a rendere questo momento così speciale per la comunità. 🌟

Grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato e reso indimenticabile questa giornata dedicata alla cultura e alla poesia. ❤️

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11-12-13 ottobre 2024

FISHMARCHE(T)

L’evento Enogastronomico Fishmarche(t) di Sabato 12 Ottobre al Porto di Senigallia è stato un successo! 🎉L’aperitivo a “Casa da Mare” ha unito tradizione e folklore locale in un’atmosfera unica.

🐟Sardoncini arrosto e 🥖 Bruschette con olio EVO sono stati una vera delizia per il palato, mentre la sfilata in costume storico del gruppo “La Castellana” di Scapezzano ha aggiunto un tocco di magia alla serata. ✨

I vini selezionati da Galli Enoteca e Cantina Tomassetti di Roncitelli hanno perfettamente accompagnato i piatti di mare, rendendo l’aperitivo ancora più speciale. 🍷

Tanta gente, super vibe e buona musica del DjLato

Un ringraziamento speciale alle frazioni di Scapezzano, Cesano e Roncitelli per aver collaborato con passione e aver reso questa serata un successo straordinario! 🙏

La Marina Pro Cesano 

La Castellana di Scapezzano 

A.S. “LA CHIAVE DI CICHINO” RONCITELLI 

Grazie a tutti per aver reso questa festa così speciale!

Clotilde , Debora e Pino di Roncitelli
Le ballerine di Scapezzano
Il Pesce del Cesano

https://drive.google.com/file/d/12r2sXMloE8tv53OmuHKtFp7TxAXu0l4J/view?usp=sharing

per aprire con computer selezionare il link ed usare il menù: “apri link in un’altra finestra”

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20 SETTEMBRE 2024

📚🎶 Associazione Culturale “La Chiave di Cichino” 🎶📚

🌟

MOSTRA FOTOGRAFICA DI GIANNI MARCONI

📸 Dalle ore 18.30: Mostra Fotografica di Gianni Marconi  con 58 immagini che raccontano la vita e il lavoro delle nostre colline.

🍴 Alle ore 20.00 un’Aperipasta in compagnia. 

🕖E ore 21.15

PRESENTAZIONE LIBRO DI DONATO MORI

📍 Circolo ACLI di Roncitelli

Presentazione del libro “Canti e balli dei campagnoli senigalliesi” a cura di Donato Mori, promosso dall’ Associazione promotrice Montignanese** di Montignano di Senigallia.

🎵 Interventi Musicali:

– Donato Mori (Organetto e voce)

– Don Stefano Basili (Chitarra e voce)

Articolo sull’evento pubblicato nel mese di ottobre su “Il Passaparola”, mensile della Biblioteca Comunale “Luca Orciari” di Marzocca

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6-7-8 settembre 2024

L’Associazione culturale “La Chiave di Cichino” ha collaborato alla realizzazione di splendide serate estive con musiche e immagini in memoria di Mario Giacomelli.

Abbiamo esplorato la Bellezza dell’Infinito al Borgo di Roncitelli 

🌟

Ci siamo immersi in un viaggio unico alla scoperta del “Dono dell’Infinito”. 🎨✨

Tre giornate permeate di tradizione poetica e culturale del nostro territorio con al centro il legame profondo tra il paesaggio rurale e forme di espressione artistica.

Ci siamo lasciati conquistare da performance poetiche, mostre ed incontri che hanno esplorato il concetto di infinito, dove l’espressione artistica non conosce limiti attraverso le grandi opere fotografiche di Mario Giacomelli e i versi di Gianni D’Elia.

https://drive.google.com/file/d/17RjyW6SI7u9XHENyw95ibohWU8Eun7iU/view?usp=sharing

https://www.facebook.com/share/v/1F22yJEXh4/

per aprire con computer selezionare il link ed usare il menù: “apri link in un’altra finestra”

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13 luglio 2024

Serata con i

“NERI PER SCELTA”

In tantissimi hanno preso parte alla meravigliosa serata di Sabato 13 Luglio a Roncitelli, organizzata dall’Associazione Culturale 

🗝” La Chiave di Cichino”🗝ospitata dal Circolo A.Jacoppini.

Serata all’insegna del buon cibo e la buona musica POP ROCK del trio

🎤🎤“NERI PER SCELTA”🎤🎤

Don Stefano Basili – Don Davide Barazzoni – Don Mario Camborata.

Tra gli obiettivi dell’Associazione ci sono quelli di promuovere l’Arte, la Musica e la Cultura del territorio di Roncitelli. 

 È APERTO IL TESSERAMENTO 2024✍️🗒

#Roncitelli #Senigallia

I “Neri per scelta”
Don Davide Barazzoni
Don Mario Camborata
Don Stefano Basili

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30 giugno 2024

Il Palio di Sena a Roncitelli

L’associazione culturale “La Chiave di Cichino ” ha ospitato domenica 30 giugno con grande successo e partecipazione di pubblico la terza tappa del Palio di Sena 2024. Certame poetico in Costume Medioevale, ideato da Franco Patonico.

La suggestiva Piazza delle Mura del Castello di Roncitelli, in cui si affaccia la centenaria Casa del Popolo il “Circolo Jacoppini non poteva che essere la cornice ideale per una piacevole serata di poesia, musica e Folklore

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Camminata del 26 maggio 2024

Percorso
Via Rondolina
Cantina Vigna degli Estensi.
Interno cantina Vigna degli Estensi
La Selva di Rupoli
Postazione fissa di caccia.
Casa ristrutturata dalla Famiglia Sinigaglia 1915 (come da lapide)
Casa Don Giancarlo Cicetti
Rosa canina bianca
Ritorno per via Sant’Antonio

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Venerdì 10 maggio 2024

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14 aprile 2024

IL PALIO DI SAN SILVESTRO

Il Comitato ex Centro Sociale ha organizzato la partecipazione di Roncitelli al “Palio di Sena” di San SILVESTRO, certame poetico pensato ed organizzato da Franco Patonico

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20 febbraio 2024 ore 17.30

Riunione direttivo presso il centro di documentazione storica via borgo San Giovanni, 52 Roncitelli 

Oggetto: aggiornamenti

Il segretario Epifanio Clotilde prende nota dei presenti all’assemblea:

Giancarlo Galli,

Renato Verdenelli,

Ivaldo Marconi,

Gianni Marconi,

Frulla Nevio,

Chiara Marconi,

Epifanio Clotilde,

Diamantini Luciano.

L’assemblea si chiude alle ore 18.30

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Aggiornamento 24 gennaio 2024

Questa mattina 

Presidente Galli

Tesoriere Marconi

Segretario Epifanio 

Si sono recati presso il comune a depositare la lettera al sindaco e i documenti della registrazione all’agenzia delle entrate e l’atto costitutivo dell’Associazione “La Chiave di Cichino”, aspettiamo che passi in giunta e avremo notizie, speriamo presto, per l’utilizzo dei locali in maniera ufficiale.

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*Senigallia 20 gennaio 2024*

Nei locali dell’associazione “Chiave di Cichino, si sono incontrati 

Renato Verdenelli 

Giancarlo Galli

Paolo Lucilla

Marco Fraboni

Clotilde Epifanio 

Per discutere della registrazione all’agenzia delle entrate.

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Attività svolte 2023

Il “Centro di Documentazione Storica”

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XX secolo

L’archivio foto delle famiglie di Roncitelli

Gente di Roncitelli del Novecento
Ragazze di Roncitelli del Novecento
Ragazze di Roncitelli sull’altalena anni ’60
Famiglia Torreggiani

1944

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XX secolo

Le gite

Negli anni ’50 i ragazzi dell’ACLI con il Parroco Don Quirino Piaggesi organizzarono molte gite. Erano sprannominati i ragazzi della Carafina.

La Carafina a Macerata Feltria

Foto di Famiglie

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XX secolo

Prof. Anna Tamanti

Anna Tamanti scrittice del libro “RONCITELLI – Note di vita sociale, economica e religiosa da un Cabreo del 700”

Insegnante, storica, scrittrice, ha ideato e promosso per anni la rievocazione storica “LA CHIAVE DI CICHINO”

La professoressa Anna Tamanti Fronzi era l’anima della vita culturale e sociale di Roncitelli. Tantissime iniziative portano infatti la sua firma e sono nate grazie ai suoi studi e alla sua instancabile voglia di conoscenza. 

Fresca di laurea in lettere a Bologna negli anni 60 divenne una giovanissima e stimatissima insegnante di italiano adorata da tutti i suoi alunni per la grinta e il potere di coinvolgere i più giovani.

Una volta andata in pensione si è dedicata non solo alla sua famiglia, ma anche ai suoi studi in storia e la letteratura, che tanto ha amato.

Il suo grande impegno sociale negli anni ’80.

Quando il marito Umbero Fronzi era presidente del Circolo Acli, grazie a lei ed al suo grande amico Renato Verdenelli vennero organizzate rappresentazioni teatrali e dialettali.

Negli anni ’90 si impegnò per l’apertura del Centro Sociale e scrisse un libro sulla sua amata

– Roncitelli – “Note di vita sociale, economica e religiosa da un Cabreo del Settecento”.

In copertina è riprodotto un disegno tratto da “Historiarum libri duo”, ms. del Vescovo Ridolfi, risalente al 1596 e conservato nella Biblioteca Comunale di Senigallia.

Fu eseguito in occasione della visita Pastorale compiuta dal Vescovo sopracitato a Roncitelli e dovrebbe rappresentarne il Castello: tuttavia la rappresentazione anche se piuttosto suggestiva è poco realistica. L’incongruenza principale è costituita dalla Chiesa che, sembrerebbe quella del Rosario, entro il Castello, ma che, all’epoca in cui fu eseguito il disegno, non esisteva ancora. La raffigurazione deve quindi intendersi come il tentativo di rappresentare il Castello e parte del Borgo, dove però la Chiesa di San Sebastiano, precedente all’odierna parrocchiale, non viene posta nella sua reale Ubicazione.

Da questo libro è poi nata la rievocazione storica “La Chiave di Cichino”, che vedeva coinvolti tutti i cittadini in una manifestazione molto emozionante e suggestiva. Sempre mossa da una grande curiosità, studiò anche le tradizioni della frazione e grazie anche a lei fu aperto il “Centro di Documentazione Storica”.

Ad Alberto Polverari spetta il merito di aver acceso in me l’interesse per la ricerca. La fortuna ha voluto che il primo documento di storia locale in cui mi imbattessi fosse il -Cabreo delle Possessioni parrocchiali- E’ impossibile esprimere le emozioni che esso mi ha trasmesso: certo è che perdendomi nelle immagini del passato che i disegni evocavano, ho sentito imperioso il desiderio di disseppellire questo passato e farlo conoscere ai Roncitellesi di oggi. Ad essi infatti è soprattutto dedicato questo libro, affinchè sappiano come anche il loro Paese visse la sua parte di Storia.” Anna Tamanti

Nel 1997, prima della ideazione della Rievocazione storica, in occasione della produzione del Video dedicato all’amico Toto Marinelli, Anna Tamanti si è impegnata a scrivere e leggere i testi. Nel video proposto qui sotto possiamo quindi vedere il suo amico Toto ed ascoltare la sua voce ed i suoi testi.

Nella dolce collina di Roncitelli a pochi Kilometri da Senigallia vive e lavora Antonio Marinelli detto “Toto” dagli amici, fedele custode di una tradizione contadina ormai scomparsa. Già dal verde ridente che circonda la sua casa si può avvertire l’amore che lo lega alle cose di una volta. Ha trasformato una tagliatuberi in una fioriera, ma la sua abilità è eccezionale nella riproduzione fedelissima del vecchio mondo contadino. Guardando i suoi lavori l’illusione è perfetta. Chi per un attimo non pensa di aver fatto un salto nel passato, di trovarsi veramente in un’aia per la celebrazione di quello che era il più importante rito della vita agricola di una volta, cioè la trebbiatura ? La casa che fa da sfondo a questa illusione è infatti la riproduzione perfetta della vecchia abitazione della famiglia Schiaroli, detta Marchegin, legata alla mezzadria nel territorio di Roncitelli da oltre duecento anni. L’incantesimo è assoluto se ci si avvicina al portone per dare una sbirciatina alla fuga delle scale. Nell’aia è in azione la trebbiatrice che ingoia le bionde spighe per dividere i chicchi dalla pula, mentre dal comignolo esce un denso fumo. Girano incessantemente le pulegge nel fracasso assordante dei motori. Il contadino aiutato da parenti e amici, suda a trasportare senza posa i sacchi, ma il peso della bascula lo riempie di gioia, assicurandogli il pane per tutto l’anno e già gusta il buon odore di farina che riempirà la sua dispensa. Il torchio per le olive è pronto accanto al frantoio azionato faticosamente dall’asinello. Anche il resto della famiglia è all’opera intenta ai vari lavori che la rendono pressochè autosufficiente. Il piede dell’arrotino aziona senza posa la ruota per affilare le lame che serviranno a tagliare arrosti e prosciutti. L’arcolaio è in funzione accanto al telaio. La brava Vergara provvede agli abiti per tutti i famigliari, mentre la giovinetta preparando lenzuola e tovaglie sogna le nozze ormai prossime. In un angolo fanno bella mostra di sè i vari attrezzi che vengono usati quotidianamente, forche, rastrelli, zappe, vanghe, falci e roncole. Sul bordo del vecchio pozzo il secchio riposa per un attimo, in attesa che qualcuno venga di nuovo ad azionare la carrucola. Il vecchio aratro trascinato dalle belle mucche Marchigiane provvede a preparare la terra per la semina guidato dall’abile mano del contadino che affida al gesto tutte le sue speranze di un raccolto generoso. Le mucche Galantì e Faurì tutte lustre e infiocchettate si apprestano a trainare il carretto variopinto che trasporterà i prodotti della terra al vicino Consorzio, pronte a fare il loro dovere anche per tutte le occasioni di festa, un matrimonio, la fiera in paese, una gita in città. Ma ecco l’elegante calesse con il cavallino nero tirato a lucido che ha trasportato dalla vicina città, il Padrone immancabile al momento dedlla trebbiatura e della vendemmia. La cantina è pronta. Il grosso torchio attende le casse di buona uva da trasformare in vino generoso che riempirà le belle botti per tutto l’anno. La vecchia casa imersa nel sole ormai tiepido dell’autunno guarda serenamente al lungo inverno,grata alla natura per i suoi doni in attesa della primavera quando con fatica e sudore ma anche con tanta gioia si riprenderà l’eterno lavoro dei campi.” Anna Tamanti

In occasione della produzione del Video dedicato a Toto Marinelli nel 1997, Anna Tamanti si è impegnata a scrivere e leggere i testi.

Purtroppo, nel 2006, quando si ammalò, dovette allontanarsi dalla partecipazione attiva e dagli incarichi che ricopriva. Mai dimenticata dalla famiglia e dai cittadini, le iniziative da lei create meritano di essere salvate e continuare in suo nome per le generazioni future.

5 aprile 2011

Lettera del Centro Sociale Roncitelli

ANNA TAMANTI CI HA LASCIATO

Dopo una lunga e terribiloe malattia, il 1 aprile 2011 all’età di 71 anni è venuta a mancare la prof. Anna Tamanti Fronzi. Ex insegnante appassionata di Storia e Letteratura, si era impegnata a fondo, dopo l’insegnamento, nelle iniziative Sociali e Culturali di Roncitelli a cominciare dalle iniziative di recitazini teatrali in dialetto che costituivano la parte fondamentale della “Settimana in Collina” che negli anni ’80 veniva organizzata al Circolo ACLI di Roncitelli. Nel 1992 Anna, dopo approfondite ricerche e la scoperta di un Cabreo delle possessioni Parrocchiali, ha pubblicato il Volume “Roncitelli note di vita Sociale Economica e Religiosa da un Cabreo del settecento”. Ha raccolto poi la presidenza del “Centro Sociale Roncitelli” fin dai primi tentativi di costituzione, e dopo poco ha inventato la rievocazione storica “La Chiave di Cichino” che si è affermata come la manifestazione storica più apprezzata del nostro Territorio. Dalla ricerca storica è nata poi l’idea della costituzione di un Centro di Documentazione Storica di Roncitelli” alla realizzazione del quale Anna ha contribuito in modo determinante, fino a quando nel 2007 la malattia non l’ha costretta a ridimensionare il suo impegno. Molto attiva ed impegnata anche in Parrocchia ed in generale su tutti i problemi della Frazione con Anna se ne va un pezzo di storia della nostra Frazione. Nel ricordarla il Comitato del Centro Sociale Roncitelli rinnova la partecipazione al dolore del nostro caro amico e marito Umberto Fronzi, ai figli ed all’intera Famiglia

CIAO ANNA RESTERAI A LUNGO NEI NOSTRI CUORI

05-04-2011 Il Comitato del Centro Sociale Roncitelli

Corriere Adriatico

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