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Storia

Le Chiese

CHIESA DI SANTA LUCIA DI RUPOLA

Originariamente apparteneva al Monastero di Fonte Avellana, più tardi passò al Collegio Germanico-Ungarico confiscata al tempo di Napoleone, fu successivamente acquistata da Antonio Cerasi di Roma, nominato Conte di Monterado.

Prima che la strada di Roncitelli fosse lastricata era assai frequentata dalla popolazione circostante. In seguito venne abbattuta ed al suo posto fu costruito l’attuale Cimitero

Mappa della Chiesa di Santa Lucia di Rupola

(attualmente c’è il cimitero)

CHIESA DI S. MARIA DELLA CORTE

E’ citata per la prima volta nel 1154 in un documento dell’Abbazia di S. Gaudenzio in cui, per una definizione di confini, si parla della Via che da S. Maria della Corte porta fino al Castello di Rupoli.

Aveva annesso un Cimitero e costituiva un esempio di “curtis” medioevale, centro economico/ giuridico religioso autonomo.

Terreno dove sorgeva la Chiesa di Santa Maria della Corte con annesso un Cimitero (di fronte a Romanelli in Via Sant’Antonio)

CHIESA DI S. COSMA DI RUPOLI

Il toponimo “S. Cosma “compare nel territorio di Roncitelli nel 1226. In seguito la Chiesa di S. Gosmeo figura nell’elenco delle Chiese dipendenti dalla Pieve di Agliano, nel territorio di Ripe. Il toponimo resta nel Catasto Roveresco tra i beni della Chiesa di S. Giovanni e più tardi in un terreno in fondo Rondolino con annesso il Cimitero. Facendo un raffronto con i dati del Cabreo è stata possibile la sua localizzazione.

Terreno dove sorgeva La Chiesa di San Cosma (attualmente proprietà della famiglia Regni)

Mappa del terreno dove sorgeva la Chiesa di San Cosma con annesso il Cimitero (dal Cabreo Parrocchiale)

CHIESA DI S. CROCE DI RUPOLI

Compare per la prima volta nel 1231 quando il suo Rettore Giovanni è ricordato tra i 52 Chierici beneficiati della Diocesi di Senigallia che giurano fedeltà a Giacomo, Vescovo di Senigallia. La sua localizzazione è stata possibile per la presenza di un Campetto di S. Croce tra le possessioni della Parrocchia e per il toponimo La Croce. Di essa possediamo l’inventario conservato nel Codex Palmae dell’Archivio Vescovile, da cui apprendiamo che si trattava di una chiesa rurale assai modesta. Adiacente c’era una casetta presumibilmente abitazione del Sacerdote. Il documento proveniente da un codice dell’Archivio Vescovile di Senigallia ,è un inventario delle proprietà della Chiesa di S. Croce di Rupola, redatto nel 1342-1344.

Inventario della Chiesa di Santa Croce di Rupola da un Codice dell’Archivio Vescovile. (nei pressi della ex casadi Antonio Morini.)

La traduzione italiana dice quanto segue:

  • una casa nella quale è compreso un oratorio.
  • un campo con vigna e alberi posto nel fondo di S. Croce, dove è la Chiesa, presso la strada da 3 lati e Paoluccio da Galasso.
  • un appezzamento di terra nello stesso fondo, presso la strada di Boto di Bovenaccio.
  • un appezzamento di terra campiva posto in fondo Spineto presso la strada, Riguccio e Attuccio di Giovanni e altri lati.
  • oltre ai beni terrieri sono elencati i poveri arredi e utensili di cui la Chiesa e la casa dispongono, fra cui una cotta, un calice “de piritro”. una “busula” per le Ostie, 4 botti (o tinozze) , una cassetta, un caldaio, una padella ed una “gratacascium (grattugia).

Nel 1139 Federico I e Guarniero II Duchi di Spoleto e Marchesi di Ancona donano una proprietà situata nel territorio di Senigallia nel fondo Monte della Croce, ai Canonici di Santa Maria di Porto di Ravenna. Nel 1148 Trasmondo I Vescovo di Senigallia concede a Monaldo, Priore del Monastero la facoltà di erigere una chiesa sul Monte della Croce e la licenza di mandarvi Sacerdoti e Chierici senza alcuna pensione ma riservando il diritto delle Sacre Ordinazioni a sé e ai suoi successori.

I beni passati di seguito al Monastero della Carità di Venezia nel 1675 furono acquistati dal Conte Corrado Marazzani di Piacenza fratello del Vescovo di Senigallia Claudio e costituirono la vasta Tenuta della “Marazzana” in cui fu eretta, accanto alla Villa, una Cappella dedicata a San Carlo, tuttora esistente, dove furono sepolti alcuni membri della Famiglia Marazzani.

Villa Marazzani

Da “Ville suburbane e residenze nelle campagne di Senigallia” di P.Persi e C.Pongetti

Nella villa “la Marazzana”. Epigrafe con ritratto del Conte Claudio Marazzani Vescovo di Senigallia (foto trovata in “Senigallia e la sua Diocesi” di Mencucci pag 306)
Villa Marazzani – L’edificio religioso dedicato a San Carlo oltre a decorazioni di maioliche Robbiesche ed a simboli araldici dipinti, possiede un portale in legno e decorazioni con testine di personaggi diversi. (da Ville Suburbane di Persi e Pongetti)

San Sebastiano 1700

(ora San Giovanni Battista – Chiesa Parrocchiale)

La Chiesa di San Sebastiano (dal Libro del Vescovo Ridolfi).
Ricostruzione ideale della Chiesa di San Sebastiano.
Ricostuzione Ideale della Chiesa di San Sebastiano dopo l’ampliamento del 1703
Interno della prima Chiesa di San Sebastiano.
Interno della Chiesa di San Sebastiano
Luogo dove sorgeva la Chiesa del Sacramento costruita all’inizio del seicento all’interno del Castello
Chiesa del Sacramento come viene ricordata da Armando Ballanti, pittore di Roncitelli, nei suoi Bozzetti.

Il Borgo Il Castello

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Attività svolte 2022

PROIEZIONE DEL 4 AGOSTO 2022

Così era il mio Paese.

Il giorno 4 agosto 2022, per ravvivare l’estate Roncitellese, è stato creato dal Comitato “Ex Centro Sociale” un evento nel Parco giochi situato nei pressi della Chiesa di Santa Liberata. Si è organizzata la proiezione di un filmato “Così era il mio Paese” prodotto da Ivaldo Marconi sulla base di alcune memorie del pittore roncitellese Armando Ballanti. Ha aperto la serata l’Assessore ai Lavori pubblici Nicola Regine a cui sono state fatte presenti da Verdenelli Renato alcune problematiche del Paese. L’assessore si è impegnato a fare il possibile per trovare soluzioni. Al termine del filmato principale sono stati proiettati alcuni vecchi filmati ormai diventati Storia di paese. La partecipazione della popolazione è stata molto alta ed il gradimento notevole. L’obiettivo di far socializzare giovani, meno giovani ed anziani è stato raggiunto pienamente, aumentando il dialogo e la forza rappresentativa del Paese.

Il “Centro di Documentazione Storica”

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Associazione Culturale “La Chiave di Cichino”

ASSOCIAZIONE CULTURALE

Creata a Roncitelli nel 2024

Dirigenza pro tempore fino alla consegna ufficiale della sede Comunale individuata nel piano primo della Scuola di Roncitelli (sopra la Scuola materna)

Presidente: Giancarlo Galli

Tesoriere: Marconi Ivaldo

Segretario: Epifanio Clotilde

Associazione Culturale “La chiave di Cichino” in riunione

Sottoelementi

Attività in programma

Attività svolte 2024

Attività 2023

Attività 2022

Seguirà a breve la pubblicazione dello “Statuto dell’Associazione”

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Oggi

Attività svolte 2023

Attività svolte 2022

Il “Centro di Documentazione Storica”

Roncitelli 6-12-2023

Verbale riunione del 6 novembre 2023 ore 21:00

Oggetto: *Atto costitutivo dell’Associazione*

Comitato promotore di Roncitelli si riunisce per costituire formalmente un’associazione di Promozione Sociale, Ente di Terzo Settore artistico-culturale, educativa, ricreativa e assistenziale, ai sensi dell’art. 18 della Cost. del Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017)

Il Sig. Galli Giancarlo, prende nota di tutte le persone presenti alla riunione e viene chiamato a presiedere la riunione il Sig. Lucilla Paolo. Il Sig. Verdenelli Renato riassume i motivi che hanno spinto i presenti a farsi promotori della costituzione dell’associazione di promozione sociale senza scopo di lucro, con denominazione “Acli Arte e Spettacolo Associazione La Chiave di Cichino.

I presenti sono invitati ad eleggere le cariche sociali, così come previsto dallo Statuto, e vengono eletti all’unanimità i seguenti signori, che accettano, a componenti della Presidenza provvisoria che verrà modificata ai sensi dello Statuto in successive apposite elezioni: 

GALLI GIANCARLO Presidente 

MARCONI IVALDO V.Presidente

EPIFANIO CLOTILDE Consigliere

Galli Giancarlo, delega il Sig. Lucilla Paolo a registrare e depositare l’atto presso l’Agenzia delle Entrate ufficio del registro Atti Privati.

Le spese sostenute per la registrazione del suddetto Atto verranno coperte grazie al fondo cassa di € 430,00, il quale comprende le quote associative raccolte nelle scorse riunioni e 170 € provenienti dal fondo cassa del C.S. 

Ci sono state perplessità se aprire o meno la Partita Iva e se ne discuterà alle prossime riunioni.

L’assemblea è sciolta alle ore 23

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Roncitelli Verbale del 26-10-2023

Alla riunione di stasera 26 ottobre 2023 ha preso parte il Signor Paolo Lucilla.

Ci ha illustrato le prime fasi per costituire un’associazione culturale:

– per depositare lo statuto come spese fisiche vanno calcolati almeno 300/400 euro (Atto e Marche da bollo).

 – dev’essere sottoscritto da minimo 10 persone e tra queste scelti attraverso un voto, Presidente Amministratore, Segretario (in carica per 4 anni) e gli altri formeranno il Direttivo. 

– Non è legata alle Acli ma un’associazione a sé, che ha come scopo quello di creare eventi culturali, sociali, che possono essere tenuti in sede, ma anche all’esterno o in altri comuni al fine di far conoscere il territorio e la propria storia.

– Tra gli adempimenti dell’associazione ci sono,  la tenuta dei verbali ad ogni riunione (sottoscritti e firmati dei presenti e con la specifica degli assenti, con valore solo se presieduti dalla maggioranza), almeno 1 riunione al mese (minimo 10 riunioni all’anno), l’approvazione del bilancio a fine anno.

E’ necessario aprire la Partita Iva, senza commercialista perchè l’Acli supporta le Associazioni nella contabilità

L’associazione deve depositare fatture, bilancio e atto costitutivo preso questa piattaforma:

Piattaforma https://servizi.lavoro.gov.it/runts/it-it/

Costo tessera euro 10 minimo

Aprire un conto corrente, con firma congiunta tra presidente e amministratore. 

Segretario redige il verbale, amministratore la contabilità e presidente è il responsabile.

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Roncitelli Verbale del 13 ottobre 2023

Si è svolta stasera una riunione nella ex scuola elementare. Stiamo cercando di creare una Associazione Culturale il cui nome sarà probabilmente “LA CHIAVE DI CICHINO” che possa prendere in consegna i locali dell’ex Centro Sociale, sopra la Scuola Materna.

Potremo così mettere in sicurezza i materiali della ex Festa di Cichino (vestiti ed altro) e speriamo anche di potervi trasferire l’importantissimo

“CENTRO DI DOCUMENTAZIONE STORICA”

attualmente situato in locali poco idonei.

Per questo sono in corso riunioni e contatti con l’Amministrazione Comunale di Senigallia.

Comunicheremo futuri aggiornamenti.

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Palio di Sena a Sant’Angelo

29-9 2023

Il Comitato ex Centro Sociale ha organizzato la partecipazione di Roncitelli al “Palio di Sena” di Sant’Angelo, certame poetico pensato ed organizzato da Franco Patonico

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Giornate FAI di Primavera Marzo 2023

Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 Il FAI di primavera ha fatto tappa a Roncitelli. Visite guidate a cura degli apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico Statale “Enrico Medi” di Senigallia. Percorso: Castello, Casa del Popolo, Centro di Documentazione Storica, Santa Liberata, Cinta muraria e Arco, Monumento ai Caduti, Chiesa di San Giovanni Battista. Figuranti Presenza di Figuranti in costume trecentesco, Artigiani d’epoca, Gruppo Tamburini.

Riproduzione del castello di Roncitelli – Antonio Marinelli
Casa del Popolo Roncitelli poco dopo la sua costruzione avvenuta nel 1913
Interno del “Centro di Documentazione Storica”

Monumento ai Caduti di Roncitelli
Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista fatta costruire da Pio IX consacrata 1873
Momento della rievocazione storica “La Chiave di Cichino” anno 1998
Artigiani d’epoca.
Figuranti
Figuranti 25/26-3-2023

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Attività svolte 2022

Il “Centro di Documentazione Storica”

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Storia

Il Cimitero

Il luogo dove ora sorge il Cimitero anticamente apparteneva all’Eremo di Fonte Avellana ed era occupato dalla Chiesina di Santa Lucia.

Acquistato successivamente dai Cerasi di Roma, come tutti gli altri possedimenti della zona appartenenti all’Eremo, venne da lui concesso per seppellire nel 1855 i numerosi morti per l’epidemia di colera.

Essendo diventata la chiesina fatiscente, i Roncitellesi si batterono affinché diventasse cimitero comune.

Per questo essi offrirono gratuitamente il loro lavoro.

Roncitelli e Montignano sono le uniche Frazioni di Senigallia ad avere un loro Cimitero.

All’interno di esso sono ancora visibili antiche tombe.

Tombe più antiche




A= Tomba di don COSTANTINO QUAGLIANI parroco di Roncitelli dal 1855 al 1885 – Tomba di Carola Quagliani sorella del Parroco, morta nel 1883 a 59 anni- Tomba di Luigino Bonetti pronipote del Parroco morto nel 1881 a 12 anni- Tomba di don Giuseppe Gobbetti ultimo Rettore di Santa Liberata, morto nel 1890 a 80 anni (una lapide lo ricorda all’interno della chiesina)
Tomba A – Testi delle iscrizioni – NEL Dì 16 SETTEMBRE 1890 AL DOLCE AMICO COL QUALE VOLLECOMUNE QUESTA TOMBA DA CEREBRAL CONGESTIONE FU RICONGIUNTO IL SACERDOTE GIUSEPPE GOBBETTI IN SENIGALLIA AQ 12 RETTORE PER MEZZO DI S. LIBERATA – CAROLA QUAGLIANI PIA RITIRATA PAZIENTE ENTRO SECONDA…… A.58 M.3 G13 …RE NIPOTI MARIA ED IRENE dietro – ANGELO TUTELARE DI QUESTA TOMBA E’ LUIGINO … E DI MARIA QUAGLIANI QUI POSERO DI A.7 M.7 G. .. 22 OTTOBRE 1884

Scritte sopra Tomba B
B= Tomba di Giovanna Leonardi in Boldreghini morta nel 1875 a 48 anni. Testo dell’iscrizione- L’ANIMA DI GIOVANNA LEONARDI IN BOLDREGHINI PACE IMPLORA 20 APRILE 1875
C= Tomba di Candida Gresta moglie di Luigi Federiconi morta nel 1876 a 37 anni. Testo dell’iscrizione ….MARITO LUIGI E GLI APPASSIONATI FIGLI GIUSEPPE ALBERTO GIULIO ADALGISA E…. CON PIANTO INCONSOLABILE PONEVANO.
Tomba di REMO GIORGETTI morto nel 1890 a 13 anni. Testo dell’iscrizione – MONUMENTO DI UN ANGELO NOME REMO MORTALE 13 ANNI 9 MESI 12 Dì SPARVE ALL’AURORA CHE RICORDA AL MONDO GESU.’ 19 GENNAIO 1890 – REMO SE IN SEMBIANZE DI FIGLIO ERI TU IL CUSTODE NOSTRO CELESTE DEH! CON LA ILLUSIONE GIA’ DOLCE ORA AMARISSIMA NON SIA CESSATA SU DI NOI LA TUA TUTELA — ANTONIO E ADELE GIORGETTI (Tomba Vegliò dove sono sepolti Antonio Giorgetti nato nel 1839 e Barbetti Agrippina vedova Giorgetti nata nel 1886)

De Fornacciari Conjurazione

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Storia

Il Cabreo

Il Cabreo delle Possessioni di San Giovanni.

Nel 1748 il Parroco di Roncitelli don Domenico Bernabei commissionò al geometra Bolognese Giuseppe Ghelli l’esecuzione di un Cabreo, ovvero un disegno riguardante le possessioni della Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista di Roncitelli.

Il Cabreo misura 37×47 cm. circa, rilegato in pesante cartone con costola in pelle, consta di 52 pagine.

In esso vengono “delineate” 7 Possessioni in 7 fogli, di ognuna di esse sono descritti i vari corpi di terra che la compongono.

I 7 disegni sono vivacizzati da colori pastello (verde per le coltivazioni, rosa per le case, giallo per le strade) mentre quelle dei corpi di terra sono monocromi.

In sintesi le Possessioni sono 7 ed i campi 26.

Descrizione del Campo di San Giovanni dove sorgeva l’antica Pieve

Inizio Cabreo

Prima Possessione di San Giovanni

(Casa colonica di Boldreghini Firmino ora appartamenti

sopra L’Acli a fianco a ex casa del Medico)

Seconda Possessione del Pastano

(casa colonica di Schiaroli Marino)

Terza Possessione delle Coste o Melgranati

(casa colonica di Santolini)

Quarta Possessione di Santa Lucia

(casa colonica di Fraboni Settimio)

Quinta Possessione della Valle di Rupoli

(casa colonica di Sartini Pietro)

Sesta Possessione de li Profondi Caldesi

(casa colonica di Rettaroli)

Settima Possessione del Pulciaro o Ghirola

(casa colonica di Benenchia Gabriele)

Il Cabreo di Santa Liberata

Parole del Parroco don Domenico Bernabei

a coronamento del suo impegno archivistico

Fine Cabreo

Santa Liberata

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Storia

IL Borgo – IL Castello

Il castello di Roncitelli sorge tra la fine del Duecento e la fine del Trecento.

Prima del 1200 nel territorio di Roncitelli si afferma un nucleo centrale a cui fa riferimento il Castello di Rupoli, probabilmente ubicato nella zona di S. Lucia per la presenza di ben tre Chiese coeve legate allo stesso toponimo. Il castello fu fatto costruire dal conte Gottiboldo di Senigallia e andò distrutto nel 1200, assieme a quello di Agliano posto nel territorio di Ripe, nelle lotte scatenatesi tra Gottiboldo e una lega di città aspiranti all’indipendenza.

La sua difesa è affidata attorno al 1350 dai Malatesta a Filippuccio di Tano Baligani di Jesi.

Nel 1350 ne prende possesso il Cardinal Legato Egidio Albornoz inviato da Papa Innocenzo VI in Italia per restaurarvi il potere della Chiesa, dopo un lungo periodo di lotte tra Guelfi e Ghibellini. In questa occasione viene nominato Capitano del castello Cicchino di Giunta di Roncitelli. Egli ha il compito di amministrare la giustizia e di mantenere l’ordine pubblico. Nel 1489 il territorio di Roncitelli viene censito per ordine del duca Giovanni della Rovere, unitamente al resto di quello senigalliese. Da tale Catasto rustico risultano 74 proprietari elencati in ordine alfabetico con il nome di battesimo e il patronimico (nome del padre) che poi spesso diventerà il cognome.

Inizio del Catasto Roveresco

A parte figurano i Beni della Chiesa di San Giovanni.

Catasto Roveresco. Beni della Chiesa di San Giovanni

Anche la Comunità del luogo possiede alcuni beni e gode di una certa autonomia.

Catasto Roveresco. Beni della Comunità.

Nel 1539 si istituisce la chiesa di San Sebastiano e Fabiano e Santa Maria della Fonte: cioè, con il permesso del Vescovo, sceglie un sacerdote che funge da Rettore e svolge le funzioni religiose delle due chiese, usufruendo dei beni legati ad esse. Il Rettore abita in una casa detta l’Ospedale, che è alloggio e ricovero dei pellegrini poveri di passaggio, ai quali sono riservate d’obbligo due stanze.

Castello di Roncitelli nel 1500 (dal libro del Vescovo Ridolfi)

Alla fine del 1500, all’epoca della visita pastorale del Vescovo Ridolfi, la vecchia parrocchia di S. Giovanni posta sul monte omonimo, è ormai quasi abbandonata per la sua distanza dal Castello, e i sacramenti vengono somministrati nella chiesa di S. Sebastiano. Questa, ampliata, diventerà parrocchiale nel 1703; verra poi totalmente ricostruita nel 1871 per interessamento di Pio IX. Nel Castello risiedono le famiglie facoltose, senigalliesi e non, per curare i loro interessi legati a grossi possedimenti terrieri. Tra queste figurano i Mastai, gli Ambrosi, i Pasquali, i Ramponi, i Cesarini, i Benedetti.

1818

Il Castello di Roncitelli nelle Mappe del 1818-Le Contrade del Castello dai Libri Parrocchiali

TABELLA DELLE CONTRADE DENTRO IL CASTELLO

In seguito alcuni possedimenti costituiscono case di villeggiatura in campagna, del cui splendore oggi non resta quasi più nulla.

1900

Il Castello di Roncitelli prima del 1930

Le grotte

Sotto il Castello e la strada antistante la ex Posta (ora casa Magini) si aprono numerose grotte collegate tra di loro. Antico sistema di fuga in caso di eventuali pericoli

Il Cabreo

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Storia

Le origini

I primi documenti relativi a Roncitelli risalgono agli inizi del Mille, quando il paesaggio naturale delle Marche cambia: a seguito di un graduale processo di crescita demografica si procede ad un intenso dissodamento e ad un ampliamento delle aree coltivate alle spalle dei centri abitati.

Roncitelli comincia ad essere citato all’inizio del Mille in documenti appartenenti per lo più all’eremo di Santa Croce di Fonte Avellana che avrà la maggior parte e la più ricca dei suoi possedimenti nel comitato di Senigallia, con centro Monterado.

In questi documenti Roncitelli è chiamato anche Trenciano, Campo Bozzoli, Galuppeto e Monte Loreto. Spetta allo storico Alberto Polverari il merito di aver identificato il nome di Galuppeto con quello di Roncitelli facendo riferimento alla stessa etimologia: campi roncati, cioè disboscati.

Tuttavia Roncitelli in questi documenti viene citato come “fondo”, non come abitativo organizzato. Con l’avvento dei Franchi, quando Senigallia fu affidata ai marchesi di Ancona e poi concessa ad un “comes” (conte = funzionario) che favorì gli insediamenti nella campagna circostante, i vari “fondi” cominciarono ad assumere una propria autonomia sociale e religiosa a causa delle difficoltà di comunicazione tra le varie zone.

È significativo il fatto che tra il X e il XIII secolo nel territorio di Roncitelli compaiono numerose chiese, andate distrutte nel tempo, centri appunto di queste forme di autonomia locale.

Mappa del territorio di Roncitelli con l’ubicazione delle chiese andate distrutte nel tempo

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XX secolo

Gli ultimi 100 anni di vita del paese

Negli ultimi 100 anni, Roncitelli ha vissuto una lunga serie di trasformazioni e cambiamenti sociali, economici e culturali.

Durante la prima metà del Novecento, Roncitelli era una comunità prevalentemente agricola. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la frazione ha subito i danni del conflitto, ma è riuscita a riprendersi grazie alla tenacia dei suoi abitanti.

A partire dagli anni ’60 e ’70, Roncitelli ha iniziato a svilupparsi e a promuovere la sua cultura e le tradizioni locali.

Negli ultimi anni, Roncitelli ha rafforzato la sperimentazione di nuove forme di turismo rurale, sfruttando la bellezza e la ricchezza del territorio circostante grazie anche alla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio.

Nel complesso la frazione è riuscita a mantenere le sue radici storiche e culturali, grazie alla preservazione delle tradizioni locali e alla forza della sua comunità.