Insegnante, storica, scrittrice, ha ideato e promosso per anni la rievocazione storica “LA CHIAVE DI CICHINO”
La professoressa Anna Tamanti Fronzi era l’anima della vita culturale e sociale di Roncitelli. Tantissime iniziative portano infatti la sua firma e sono nate grazie ai suoi studi e alla sua instancabile voglia di conoscenza.
Fresca di laurea in lettere a Bologna negli anni 60 divenne una giovanissima e stimatissima insegnante di italiano adorata da tutti i suoi alunni per la grinta e il potere di coinvolgere i più giovani.
Una volta andata in pensione si è dedicata non solo alla sua famiglia, ma anche ai suoi studi in storia e la letteratura, che tanto ha amato.
Il suo grande impegno sociale negli anni ’80.
Quando il marito Umbero Fronzi era presidente del Circolo Acli, grazie a lei ed al suo grande amico Renato Verdenelli vennero organizzate rappresentazioni teatrali e dialettali.
Negli anni ’90 si impegnò per l’apertura del Centro Sociale e scrisse un libro sulla sua amata
– Roncitelli – “Note di vita sociale, economica e religiosa da un Cabreo del Settecento”.
In copertina è riprodotto un disegno tratto da “Historiarum libri duo”, ms. del Vescovo Ridolfi, risalente al 1596 e conservato nella Biblioteca Comunale di Senigallia.
Fu eseguito in occasione della visita Pastorale compiuta dal Vescovo sopracitato a Roncitelli e dovrebbe rappresentarne il Castello: tuttavia la rappresentazione anche se piuttosto suggestiva è poco realistica. L’incongruenza principale è costituita dalla Chiesa che, sembrerebbe quella del Rosario, entro il Castello, ma che, all’epoca in cui fu eseguito il disegno, non esisteva ancora. La raffigurazione deve quindi intendersi come il tentativo di rappresentare il Castello e parte del Borgo, dove però la Chiesa di San Sebastiano, precedente all’odierna parrocchiale, non viene posta nella sua reale Ubicazione.
Da questo libro è poi nata la rievocazione storica “La Chiave di Cichino”, che vedeva coinvolti tutti i cittadini in una manifestazione molto emozionante e suggestiva. Sempre mossa da una grande curiosità, studiò anche le tradizioni della frazione e grazie anche a lei fu aperto il “Centro di Documentazione Storica”.
“Ad Alberto Polverari spetta il merito di aver acceso in me l’interesse per la ricerca. La fortuna ha voluto che il primo documento di storia locale in cui mi imbattessi fosse il -Cabreo delle Possessioni parrocchiali- E’ impossibile esprimere le emozioni che esso mi ha trasmesso: certo è che perdendomi nelle immagini del passato che i disegni evocavano, ho sentito imperioso il desiderio di disseppellire questo passato e farlo conoscere ai Roncitellesi di oggi. Ad essi infatti è soprattutto dedicato questo libro, affinchè sappiano come anche il loro Paese visse la sua parte di Storia.” Anna Tamanti
Nel 1997, prima della ideazione della Rievocazione storica, in occasione della produzione del Video dedicato all’amico Toto Marinelli, Anna Tamanti si è impegnata a scrivere e leggere i testi. Nel video proposto qui sotto possiamo quindi vedere il suo amico Toto ed ascoltare la sua voce ed i suoi testi.
“Nella dolce collina di Roncitelli a pochi Kilometri da Senigallia vive e lavora Antonio Marinelli detto “Toto” dagli amici, fedele custode di una tradizione contadina ormai scomparsa. Già dal verde ridente che circonda la sua casa si può avvertire l’amore che lo lega alle cose di una volta. Ha trasformato una tagliatuberi in una fioriera, ma la sua abilità è eccezionale nella riproduzione fedelissima del vecchio mondo contadino. Guardando i suoi lavori l’illusione è perfetta. Chi per un attimo non pensa di aver fatto un salto nel passato, di trovarsi veramente in un’aia per la celebrazione di quello che era il più importante rito della vita agricola di una volta, cioè la trebbiatura ? La casa che fa da sfondo a questa illusione è infatti la riproduzione perfetta della vecchia abitazione della famiglia Schiaroli, detta Marchegin, legata alla mezzadria nel territorio di Roncitelli da oltre duecento anni. L’incantesimo è assoluto se ci si avvicina al portone per dare una sbirciatina alla fuga delle scale. Nell’aia è in azione la trebbiatrice che ingoia le bionde spighe per dividere i chicchi dalla pula, mentre dal comignolo esce un denso fumo. Girano incessantemente le pulegge nel fracasso assordante dei motori. Il contadino aiutato da parenti e amici, suda a trasportare senza posa i sacchi, ma il peso della bascula lo riempie di gioia, assicurandogli il pane per tutto l’anno e già gusta il buon odore di farina che riempirà la sua dispensa. Il torchio per le olive è pronto accanto al frantoio azionato faticosamente dall’asinello. Anche il resto della famiglia è all’opera intenta ai vari lavori che la rendono pressochè autosufficiente. Il piede dell’arrotino aziona senza posa la ruota per affilare le lame che serviranno a tagliare arrosti e prosciutti. L’arcolaio è in funzione accanto al telaio. La brava Vergara provvede agli abiti per tutti i famigliari, mentre la giovinetta preparando lenzuola e tovaglie sogna le nozze ormai prossime. In un angolo fanno bella mostra di sè i vari attrezzi che vengono usati quotidianamente, forche, rastrelli, zappe, vanghe, falci e roncole. Sul bordo del vecchio pozzo il secchio riposa per un attimo, in attesa che qualcuno venga di nuovo ad azionare la carrucola. Il vecchio aratro trascinato dalle belle mucche Marchigiane provvede a preparare la terra per la semina guidato dall’abile mano del contadino che affida al gesto tutte le sue speranze di un raccolto generoso. Le mucche Galantì e Faurì tutte lustre e infiocchettate si apprestano a trainare il carretto variopinto che trasporterà i prodotti della terra al vicino Consorzio, pronte a fare il loro dovere anche per tutte le occasioni di festa, un matrimonio, la fiera in paese, una gita in città. Ma ecco l’elegante calesse con il cavallino nero tirato a lucido che ha trasportato dalla vicina città, il Padrone immancabile al momento dedlla trebbiatura e della vendemmia. La cantina è pronta. Il grosso torchio attende le casse di buona uva da trasformare in vino generoso che riempirà le belle botti per tutto l’anno. La vecchia casa imersa nel sole ormai tiepido dell’autunno guarda serenamente al lungo inverno,grata alla natura per i suoi doni in attesa della primavera quando con fatica e sudore ma anche con tanta gioia si riprenderà l’eterno lavoro dei campi.” Anna Tamanti
Purtroppo, nel 2006, quando si ammalò, dovette allontanarsi dalla partecipazione attiva e dagli incarichi che ricopriva. Mai dimenticata dalla famiglia e dai cittadini, le iniziative da lei create meritano di essere salvate e continuare in suo nome per le generazioni future.
5 aprile 2011
Lettera del Centro Sociale Roncitelli
ANNA TAMANTI CI HA LASCIATO
Dopo una lunga e terribiloe malattia, il 1 aprile 2011 all’età di 71 anni è venuta a mancare la prof. Anna Tamanti Fronzi. Ex insegnante appassionata di Storia e Letteratura, si era impegnata a fondo, dopo l’insegnamento, nelle iniziative Sociali e Culturali di Roncitelli a cominciare dalle iniziative di recitazini teatrali in dialetto che costituivano la parte fondamentale della “Settimana in Collina” che negli anni ’80 veniva organizzata al Circolo ACLI di Roncitelli. Nel 1992 Anna, dopo approfondite ricerche e la scoperta di un Cabreo delle possessioni Parrocchiali, ha pubblicato il Volume “Roncitelli note di vita Sociale Economica e Religiosa da un Cabreo del settecento”. Ha raccolto poi la presidenza del “Centro Sociale Roncitelli” fin dai primi tentativi di costituzione, e dopo poco ha inventato la rievocazione storica “La Chiave di Cichino” che si è affermata come la manifestazione storica più apprezzata del nostro Territorio. Dalla ricerca storica è nata poi l’idea della costituzione di un Centro di Documentazione Storica di Roncitelli” alla realizzazione del quale Anna ha contribuito in modo determinante, fino a quando nel 2007 la malattia non l’ha costretta a ridimensionare il suo impegno. Molto attiva ed impegnata anche in Parrocchia ed in generale su tutti i problemi della Frazione con Anna se ne va un pezzo di storia della nostra Frazione. Nel ricordarla il Comitato del Centro Sociale Roncitelli rinnova la partecipazione al dolore del nostro caro amico e marito Umberto Fronzi, ai figli ed all’intera Famiglia
CIAO ANNA RESTERAI A LUNGO NEI NOSTRI CUORI
05-04-2011 Il Comitato del Centro Sociale Roncitelli