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Storia

Santa Liberata

La devozione dei Roncitellesi per Santa Liberata risale a più di 400 anni fa: infatti ai primi del 1600 esisteva a Roncitelli una edicoletta di circa 4 metri per 3,30, con il soffitto a volta, sulla cui parete era affrescata l’immagine della Santa con altre vergini e San Marcello suo confessore.

Affresco di Santa LIberata

La costruzione era posta ad un crocevia, come tutte le edicole sacre e la facciata era rivolta verso la stradina che allora tagliava dietro il paese.

A seguito dei miracoli che vennero segnalati, con le offerte dei fedeli fu costruita attorno all’edicola una chiesa, più volte modificata e furono poi annesse una sagrestia e l’abitazione del Rettore.

Cabreo della Possessione di Santa Liberata

Non si sa chi sia stato ad introdurre a Roncitelli la venerazione per la Santa nata a Piacenza nel 600 da nobile famiglia e dedicatasi all’assistenza dei bisognosi, soprattutto all’infanzia abbandonata, insieme alla sorella Faustina (da qui la sua raffigurazione con due bimbi in braccio);

Santa Liberata

il culto assai diffuso nell’Italia settentrionale è tuttora assai vivo tra i Roncitellesi, anche tra quelli non più residenti nella frazione che la festeggiano come loro compatrona.

Processioni per le vie del Paese nel primo novecento
Casa Fronzi e Santa Liberata 1960 e sullo sfondo Torre dell’acquedotto.
Santa Liberata attuale.